Skip to content
  • Chi Sono
  • Store
  • Contatti

Bimbo in arrivo

Pronti per iniziare una nuova e fantastica avventura?

Categoria: ginecologo

Bonus mamma 2020

Bonus mamma 2020

16 Febbraio 202029 Febbraio 2020 by Chiara Marcolin ♥ 0 Leave a Comment

Per le future mamme che entrano nel 7 mese di gravidanza  o che adottano o prendono in affido un minore è possibile chiedere il bonus mamma all’Inps di 800 €.

Un premio nascita diciamo sull’arrivo del futuro bebe/bimbo.

E’ utile informarsi su tutte queste agevolazioni o contributi, perché se noi non facciamo richiesta non vengono dati questi soldi. Non sono molti, ma servono sempre e magari utili proprio gli ultimi mesi per gli acquisti maggiori, trio o culla. 

Chi ha diritto:

Il Premio alla nascita Legge 232-2016 è riconosciuto alle donne gestanti o alle madri  in possesso dei seguenti requisiti:

  • residenza in Italia;
  • cittadinanza italiana o comunitaria; 
  • hanno diritto anche le cittadine non comunitarie   con status di rifugiate o  in possesso di regolare permesso di soggiorno 
  • non è previsto alcun limite di reddito della madre o della famiglia

Per parti gemellari:

L’importo di 800 euro è riferito ad un figlio, quindi per parti gemellari o adozioni plurime sarà moltiplicato per il numero dei figli.

Come fare a inoltrare la domanda:

  • Se non si è pratici con computer o si ha il rischio di sbagliare è possibile farlo tramite patronato del proprio paese, senza code, fissando un appuntamento magari il mese prima. 
  • Se no io l’ho fatto da sola online. 

www.inps.it > servizi on line >servizi al cittadino > autenticazione con PIN dispositivo >domanda di prestazioni a sostegno del reddito > premio nascita

L’unica cosa dovete avere il pin di accesso al sito Inps. Io pensavo bastava richiederlo online registrandosi sul sito dell’Inps, che poi ti arriva dopo 2 settimane a casa un pezzo di codice e uno via messaggio cellulare. In realtà bisogna comunque andare fisicamente all’Inps per avere i codici di accesso al sito, perché quelli che ti forniscono facendolo online poi non ti permettono di inoltrare la domanda. 

Il modulo è scaricabarile on line alla sezione moduli del sito www.inps.it insieme al modello SR163, per comunicare IBAN e avere l’accredito direttamente sul proprio conto corrente. Bisogna andare alla propria banca con il documento stampato e farlo timbrare poi caricarlo on line con la pratica.

Cosa serve:

  • certificato di gravidanza originale
  • numero protocollo telematico del certificato rilasciato dal proprio ginecologo. Alcuni ginecologi chiedono un pagamento per questo certificato, il mio essendo già privato non mi ha chiesto nulla
  • indicazione che il certificato è stato trasmesso all’Inps
  • solo nel caso di mamme disoccupate: in alternativa al certificato di gravidanza è possibile certificare la gravidanza indicando il numero identificativo a 15 cifre di una prescrizione medica emessa da un medico del SSN o convenzionato, con indicazione esenzione da M31 e M42
  • è possibile inoltrare la domanda anche a chi è entrato nel 7 mese ma ha perso però il bambino, tramite documentazione dell’accaduto

Come viene pagato:

  • bonifico domiciliato presso ufficio postale
  • accredito su conto corrente bancario
  • accredito su conto corrente postale
  • libretto postale
  • carta prepagata con IBAN
Tampone vagino- rettale per parto

Tampone vagino- rettale per parto

15 Febbraio 202029 Febbraio 2020 by Chiara Marcolin ♥ 0 Leave a Comment

Il tampone vaginale rettale è obbligatorio averlo almeno un mese prima di partorire.

Il ginecologo deve fare l’impegnativa e poi si deve prenotare in ospedale. Fa parte della serie di esami per la gravidanza a termine come la visita anestesista.

E’ utile per individuare la presenza dello Streptococco beta-emolitico di gruppo B detto anche Streptococcus agalactia.

Quando si fa:

Alla 36-37 settimana di gestazione e serve per individuare un batterio innocuo per la mamma e il feto ma potenzialmente pericoloso per il bebè al momento della nascita. Se il test è positivo basta fare una terapia antibiotica al momento del parto.

E’ un germe che può esser presente abbastanza di frequente nell’ambiente vaginale-rettale è un batterio che non arreca alcun fastidio alla donna che di solito non si accorge neanche di averlo.

Comunque è importante rivelare la sua presenza perché potrebbe contaminare il bambino al momento del parto, durante il passaggio lungo il canale vaginale. Il rischio che il bambino, una volta contaminato, contragga l’infezione è molto basso, ma se questo si verifica le conseguenze possono essere molto serie poiché l’infezione, sia pure in rari casi, può diventare sistemica (setticemia) e provocare meningite o morte neonatale. 

Se è positivo:

La strategia terapeutica prevede che all’inizio del travaglio non prima  altrimenti si potrebbe selezionare batteri resistenti e quindi ancora vivi al momento del parto. La mamma viene sottoposta a una cura antibiotica per via endovenosa ogni quattro ore, che consente di raggiungere rapidamente concentrazioni adeguate di farmaco nel sangue,così da sterilizzare l’ambiente vaginale.

Se invece si effettua cesareo:

  • non si effettua nessuna terapia, non passando il bimbo per il canale vaginale.

Controlli al bebè dopo la nascita:

Anche se la profilassi antibiotica è stata eseguita correttamente, dopo la nascita al bambino viene effettuato un tampone a livello oro-faringeo e a livello delle orecchie per escludere che abbia contratto l’infezione. In caso di esito positivo, anche il bebè verrà sottoposto ad una terapia antibiotica. La neomamma invece non dovrà più seguire alcuna terapia, né sono previsti controlli a distanza, a meno che la donna non avverta fastidi, come bruciore o prurito vaginale.

Come prepararsi alla visita:

  • non bisogna avere rapporti completi nelle 24 ore antecedenti l’appuntamento
  • La mattina dell’esame bisogna farsi il bidè solo con acqua senza usare detergenti saponari

Come si effettua:

  • con un bastoncino simile al cotton fioc che viene sfregato a contatto con vagina e retto
  • E’ indolore e senza inserimento di catetari o sforzi

Costo:

8 € con inpegnativa del medico

Borsa ospedale per il parto

Borsa ospedale per il parto

12 Febbraio 202028 Febbraio 2020 by Chiara Marcolin ♥ 0 Leave a Comment

Ormai manca poco, anzi pochissimo.

Tutti mi dicono ma non hai ancora fatto la borsa sbrigati, non si sa mai!

Allora prima non sapevo manco cosa dovevo metterci, ora che è iniziato il corso preparto ci hanno dato loro il foglio per me e per Emanuele, delle cose che servono. Ho iniziato a segnare quello che ho già e quello che mi serve ancora da acquistare.

Ogni ospedale diciamo che ha un po la sua lista, ma non è così diversa tra i vari ospedali.

Diciamo che per regola dovrebbe essere pronta almeno 1 mese prima e posizionata in macchina o in casa comoda in caso di arrivo improvviso del parto.

Io non mi decidevo più a farla mi sembrava sempre troppo presto considerando il 7 Marzo, ma vedendo in generale sia le ragazze del corso preparto sia le amiche è giusto un mese prima, perché ognuno è diverso e davvero la maggioranza nasce prima più che dopo.

Devo dire la verità quello che stressava maggiormente per la borsa era mio marito, un po si può capire, anche perché se avesse dovuto farla lui in mia assenza non so cosa mi trovavo in ospedale!

Mi hanno dato una mano mia mamma e mia sorella, che ogni tanto mi compravano alcune cose che mancavano.

Allora vi lascio la mia lista per la borsa ospedale, però informatevi sui vostri ospedali, ma in linea generale ameno intanto iniziate a segnare l’occorrente.

Occorrente per la neo mamma

Valigia non ingombrante:

  • tutta la documentazione della gravidanza (compreso gruppo sanguigno ed esami originali)
  • occorrente per igiene personale e intima
  • camicia da notte o pigiama per 3-5 giorni
  • 1 vestaglia
  • ciabatte comode (ev. da doccia)
  • piccole salviette in cotone (per igiene intima) non troppo belle perché ci saranno parecchie perdite di sangue nei giorni dopo alcuni consigliano quasi scottex
  • mutande (ev. mutande monouso in rete)
  • acqua (viene fornita solo a pranzi e cene e in ospedale fa molto caldo)
  • assorbenti post parto
  • 1 fotocopia carta d’identità e tessera sanitaria
  • io ho aggiunto, mutande normali, canottiere e reggiseni post parto 2 almeno e una camicia da notte /maglia grande per il parto

Corredino per neonato

Si consiglia di preparare 5 sacchettini con il nome e cognome del bimbo contenenti i seguenti cambi:

  • maglietta intima di cotone e/o di lana
  • tutina in ciniglia e/o cotone con piedini
  • e inoltre:
  • 1 copertina di lana o cotone
  • 2 asciugamani grandi da appoggiare sul fasciotoio per il cambio del bambino
  • 3 cuffiette di cotone una delle quali va messa nel sacchetto consegnato in sala parto
  • 1 flacone di detergente liquido per l’igiene del neonto
  • 1 panno di pannolini di misura adeguata 3-6 kg (verranno dati 7 pannolini al dì per ulteriori necessità si dovrà provvedere autonomamente)
  • io ho solo aggiunto le calzette in cotone

Iniziate a prendere l’occorrente. Come borsa anche un piccolo trolley può andare bene, così è anche più pratico da trasportare.

Visita per partoanalgesia

Visita per partoanalgesia

8 Febbraio 202020 Febbraio 2020 by Chiara Marcolin ♥ 0 Leave a Comment

La visita anestesista è facoltativa, ma obbligatoria se si vuole usufruire nel travaglio della parto analgesia. La visita anestesiologica per le donne incinta può essere effettuata dalla 32° settimana di gravidanza in poi. 

Esami da effettuare prima della visita:

  • cardiogramma a riposo
  • esami del sangue: tempo di protrombina e di tromboplastina parziale attivata, emocromo completo e piastrine tutti esami gratuiti.

Visita per partoanalgesia:

  • ci sarà un’incontro con un anestesista prima della visita, dove spiegherà bene rischi, tempistiche e come quando richiederla.
  • Poi si verrà chiamati per un incontro individuale dove vorrà vedere tutti gli esami fatti e confermerà se è possibile fare il parto analgesia e lascerà un foglio da consegnare poi in sala parto il giorno del parto.

Quando può essere richiesta:

Nel momento del travaglio dai 3 ai 10 cm di dilatazione.

Subito dopo la somministrazione dell’analgesico, la donna può avvertire calore e formicolio alle gambe, che sono in genere transitori (è tutto normale).

Poiché i dosaggi utilizzati attualmente sono molto ridotti, anche sotto analgesia la donna riesce a camminare, percepisce le contrazioni e spinge senza difficoltà. In altre parole, non è che non senta niente, semplicemente non soffre o soffre meno di quanto farebbe senza anestesia. In effetti, in genere il dolore non viene abolito completamente, ma viene ridotto in modo significativo.

Come si effettua:

La procedura è molto semplice e consiste nell’inserimento di un catetere molto sottile, delle dimensioni di un capello, a livello della parte lombare (la più bassa) della colonna vertebrale. Il catetere viene inserito attraverso un ago, il cui posizionamento è preceduto dalla disinfezione della pelle e dalla somministrazione di un anestetico locale, che può provocare un lieve bruciore.

L’ago poi viene tolto mentre il catetere rimane in sede, fissato alla schiena della donna ed è proprio attraverso questo sottile tubicino che viene somministrato l’analgesico, ogni volta che serve: in genere si fanno piccoli “rabbocchi” ogni una o due ore. La procedura dura in tutto circa 10 minuti e viene effettuata con la donna in posizione seduta, e piegata in avanti.

Quali sono le complicanze:

  • la complicanza più frequente, che colpisce circa l’1% delle donne che hanno fatto l’epidurale, è un tipo particolare di cefalea, che compare quando ci si alza in piedi. È una cefalea benigna e scompare dopo pochi giorni di trattamento.
  • Eventuali complicanze neurologiche sono molto rare (un caso ogni 10.000 o 20.000).

Sinceramente non so se la farò. Ma siccome non so come sarà il parto e come saprò sopportare quel tipo di dolore, preferisco avere tutto il necessario poi deciderò. Io vorrei fare il parto in acqua e se si sceglie di farlo non è possibile fare il parto analgesia.

Al corso preparto non ce l’hanno molto consigliato o perlomeno dicono di provare a vedere se si riesce senza. Invece l’anestesista lo consiglia perché dice che il parto rimane più rilassato quindi poi più veloce e anche per il bimbo meno sofferente.

C’è molto contrasto di opinioni, poi ognuno farà quello che crede meglio in quel momento. Vedremo !

Comunicare con il proprio bambino già nel pancione

Comunicare con il proprio bambino già nel pancione

27 Gennaio 202012 Febbraio 2020 by Chiara Marcolin ♥ 0 Leave a Comment

Abbiamo iniziato il corso preparto e la vera novità che ci hanno spiegato è che il nostro bambino, capisce già e cerca una comunicazione con noi già dal 2-3 trimestre in poi.

Io devo dire la verità ci credevo poco. Pensavo subito a quelle cose un po’ futuristiche ero davvero scettica.

Si il mio bimbo manda calci, si muove, ma non ho mai percepito una correlazione tra un suo movimento di risposta a un mio movimento.

L’unica cosa che ho notato che se è un po’ agitato e io appoggio la mia mano calda sulla pancia lui si ferma o che se mio marito, mette la mano sulla pancia lui si ferma. Anche se io dormo e poi mi sveglio lui lo capisce e si sveglia, forse sente il mio battito cardiaco aumentare.

Quindi curiosi e scettici, abbiamo fatto una prova.

La sera sul divano quando lui si scatena con le dita tamburello con media forza sulla pancia, aspettando una sua risposta e lui con molto stupore tira un bel calcetto, ma non contenta pensando fosse una casualità lo ripeto in un’altra zona e lui lo fa ancora!

Ormai è un mesetto che questo gioco continua e lui risponde e mi dispiaccio di non aver mai capito.

Dicono che loro sono molto abitudinari, quindi bisognerebbe abituarli ogni sera alla stessa ora a giocare con lui e lui ci aspetterà come fosse un appuntamento!

Anche la voce dei papà o interagire con i papà può aiutare.

Ci hanno anche raccontato che una mamma tutte le sere con la sua prima figlia faceva roteare una pallina di carta sulla pancia e lui tirava sempre un calcetto facendo spostare la pallina dalla pancia.

Ma quanto sono intelligenti!

Al corso ci hanno spiegato che possiamo già conoscere il nostro bambino, nella pancia, le sue abitudini, quando è attivo e quando dorme, se è molto scalmanato o tranquillo e con lui comunicare.

Il primo organo infatti che si sviluppa nel nostro bimbo è proprio il tatto e lui tramite la parete uterina cerca di scoprire il mondo.

Poi percepisce la nostra voce e la saprà riconoscere anche una volta nato.

Percepisce il nostro odore e i nostri rumori della pancia e del battito cardiaco lo tranquillizzeranno una volta fuori dalla pancia. Dicono che anche cantare o ascoltare musica lo renda partecipe poi della vita che sarà al di fuori. 

Contrazioni di Braxton Hicks

Contrazioni di Braxton Hicks

24 Gennaio 20209 Febbraio 2020 by Chiara Marcolin ♥ 0 Leave a Comment

Dalla 30 esima settimana di gravidanza o meglio dal terzo trimestre, alcuni future mamme dicono anche di aver iniziato ad averle dal 5 mese in poi.

La pancia si indurisce per pochi secondi, massimo 20-30 secondi e poi tutto torna alla normalità. Sono le contrazioni di Braxton Hicks dal nome del medico che le scoprì.

Sono fisiologiche e non modificano la cervice uterina.

Di solito sono dovute a una capriola più intensa o un calcetto del nostro bebe, l’utero essendo un muscolo risponde a queste sollecitazioni contraendosi. Infatti è più facile che avvenga in orario serale, quando si è rilassate sul divano e lui si scatena. Non sono assolutamente dolorose e molto sporadiche. Non devono essere accompagnate da perdite ematiche o di sangue.

Per quanto mi riguarda io non le ho mai avute, o non mi sono mai accorta, mi si indurisce la pancia solo quando mi scappa molto la pipi e la trattengo troppo, ma la maggioranza le ha provate.

In alcuni casi avvisano solo che è il caso di rallentare  un po i ritmi, si è un po stressate, quindi tenete monitorata la situazione. Anche un bagno caldo, una camminata può farle passare.

Se invece si indurisce la pancia e si percepisce un dolore alla schiena o al baso ventre conviene tenere monitorata la situazione, se aumentano o si ripetono potrebbero essere vere contrazioni e quindi essere un’anticipazione del travaglio. Se invece si è già alla 37 esima settimana di gravidanza è normale percepire ogni tanto delle contrazioni.

Vaccinazione pertosse in gravidanza

Vaccinazione pertosse in gravidanza

21 Gennaio 20201 Febbraio 2020 by Chiara Marcolin ♥ 0 Leave a Comment

All’ultima ecografia il mio ginecologo mi ha consigliato di fare la vaccinazione per la pertosse.

In realtà è la trivalente; tetano, differite e pertosse si fa proprio dalla 34 esima settimana alla 36 esima settimana di gravidanza.

Il ginecologo consiglia di fare questa vaccinazione non per noi perché noi siamo già coperte dalla vaccinazione, ma per il bambino.

La vaccinazione va fatta propri nel 3 trimestre di gravidanza per assicurarci che alla nascita il nostro bambino abbia una copertura adeguata a queste malattie.

Ci sono stati alcuni casi di morti di neonati proprio per queste malattie.

Le prime vaccinazione per i neonati possono essere fatte dopo il 2 mese di nascita. Ma per avere una copertura adeguata a questa malattia bisogna fare altri 2 richiami quindi fino al 10 mese il neonato non avrebbe una copertura dal virus.

Quindi si è pensato di vaccinare la mamma così che gli anticorpi materni che giungono per via ematica al neonato gli forniscano la protezione per i primi mesi di vita, che sono anche i più critici per qualsiasi patologia neonatale.

Bisogna informarsi al proprio ospedale dove partorirete, proprio lui vi darà la prenotazione per la vaccinazione.

Io l’ho prenotata circa un mese prima.

Non serve nulla da portare, tranne:

  • i documenti della gravidanza
  • tessera sanitaria.

Prima della vaccinazione viene fatto un questionario sulle precedenti vaccinazioni su allergie ecc.

La puntura al momento è indolore, bisogna aspettare 15 min poi è possibile tornare a casa. Meglio farla sul braccio sinistro o quello che si usa di meno perché i successivi 2-3 giorni il braccio potrà essere un po dolente, con rossore o livido o comparire della febbre.

Tutto normale decorso niente di preoccupante.

Nel caso per problemi di allergie alle precedenti vaccinazioni voi non possiate vaccinarvi, la regola è di tenere più riguardato possibile il neonato nei primi 3 mesi di nascita, cercare di lavarsi spesso le mani e evitare posti troppo affollati.

Buon natale in gravidanza

Buon natale in gravidanza

25 Dicembre 201917 Gennaio 2020 by Chiara Marcolin ♥ 0 Leave a Comment

Il primo Natale con la pancia. Almeno non si noterà se sono ingrassata durante le feste, e se siamo gonfie dai mega pranzi e forse i parenti la smetteranno di chiedervi, ma quando ci fate un nipotino!

Le cose positive di essere incinta a Natale:

  • La pancia ti aiuta a superare le file interminabili alle casse dei supermercati.
  • I parcheggi è più facile trovarli. In molti centri commerciali esistono i parcheggi cortesia o rosa.
  • I regali sono quasi obbligatori per una donna incinta, da ricevere. Anche se poi sono tutti regali per il nuovo bebè, ma noi future mamme siamo contente.
  • In chiesa c’è sempre chi ci fa sedere.
  • Non sei obbligato ad aiutare a sparecchiare dopo il pranzo, non ti devi affaticare!
  • Nessuno ti dirà che ti vede ingrassata!

Insomma sembra proprio che sarà un bel Natale!

Auguri a tutte, godiamocela che è solo per quest’anno!

Ecografia terzo trimestre di gravidanza

Ecografia terzo trimestre di gravidanza

20 Dicembre 201917 Gennaio 2020 by Chiara Marcolin ♥ 0 Leave a Comment
ecografia 27 esima settimana

Siamo entrati nel terzo trimestre di gravidanza, il tempo scorre velocemente. All’inizio pensi che 9 mesi siano lunghissimi e poi ti ritrovi che ne mancano poco meno di tre mesi e ti manca ancora molto da fare e da comprare. E’ proprio vero che servono 9 mesi per abituarci all’idea e prepararci.

Era un mese e mezzo che non vedevo più il mio Emanuele nella mia pancia. I progressi riuscivo a percepirli dai suo movimenti più intensi, ma volevo anche vederlo.

Purtroppo era girato con la faccia rivolta verso il dentro e se prima con l’ecografo riusciva facendo un po’ di pressione a farlo spostare ora non gli interessa proprio di cambiare posizione.

Penso che le ecografie di gravidanza più belle siano le prime, me lo dicevano ma non ci credevo molto. E’ visibile quasi completamente invece in questa ecografia del terzo trimestre di gravidanza vedi pezzi di arti, le gambe, la testa, ma non lo percepisci tutto. Inizia a rannicchiarsi siccome non ci sta più molto, ed è davvero difficile vederlo tutto. Poi non eravamo nello studio di sempre, siccome al mio ginecologo gli si era rotto l’ecografo e mi sembrava un po’ vecchiotto quello di oggi.

Il mio ginecologo dall’ecografia del terzo trimestre di gravidanza verifica scrupolosamente il battito, il flusso sanguino del cordone ombelicale e delle arterie uterine, sono importati per verificare che il bambino sia nutrito in modo regolare e non ci siano disfunzioni.

Tutto ok, ma è bene sempre controllare. 

Si chiama flussimetria o Doppler è una metodica d’indagine basata sugli ultrasuoni, come l’ecografia, che permette di misurare la quantità e la velocità del sangue che circola in un determinato vaso sanguigno. Durante la gravidanza, questa metodica viene utilizzata in particolari situazioni per valutare lo stato della circolazione fetale e il funzionamento della placenta, l’organo che permette il trasferimento di ossigeno e sostanze nutritive dalla mamma al bambino. È una metodica ormai di semplice utilizzo e la gran parte degli ecografi oggi possiede la funzione Doppler.

Poi si procede a misurare il femore per sapere le sue lunghezze e la macchina che esegue l’ecografia riesce con altre misurazioni a dirci il peso. Peso e misure femore e testa, vengono sempre inseriti in una curva di crescita stampata su carta, dove si capisce se sta crescendo bene.

Durante l’ ecografia del terzo trimestre di gravidanza, il  ginecologo  rileva tanti valori del nostro piccolo  che sono indicati generalmente con delle sigle come AC (circonferenza addominale), BDP (diametro biparietale), HC (circonferenza cranica), HL(lunghezza omero), FL/FE/F (lunghezza femore),  ODP (diametro occipito-frontale)… tutte queste servono per valutare  le dimensioni fetali e nel tempo il tasso di crescita per settimana di gestazione.

Emanuele pesa 1080 gr ed è lungo 38 cm, già bello grande e siamo alla 27 esima settimana di gravidanza e dalle tabelle risulta al 50 percentile nella norma con una crescita regolare.

La pancia cresce, ma come dice il mio ginecologo in tema natalizio, abbiamo un bel panettone. Siamo aumentati di 2 kg ancora in un mese e mezzo, siamo a 7 kg in totale. Diciamo che va bene perché io sono magra di costituzione.

Prima della gravidanza pesavo 47 kg. Ma non esageriamo ad ingrassare. 

Poi il ginecologo ci consiglia di prenotare:

  • la visita anestesista da fare un mese prima del parto. Obbligatoria se si vuole nel caso scegliere il giorno del parto per l’epidurale, senza questa visita fatta precedentemente non è possibile farla. Prima della visita bisogna fare un cardiogramma e degli esami del sangue emocromo + piastrine, tutti gratuiti con la prenotazione della visita, analgesia preparto. Io sinceramente non vorrei fare l’epidurale, anzi vorrei fare il parto in acqua quindi non è possibile farla, ma vedremo poi al momento sempre meglio avere tutto.
  • esami mensili, urine e sangue e tiroide nel mio caso.
  • E ci consiglia di fare la vaccinazione contro la pertosse, tetano e differite, trivalente. Consigliata dalla 28 alle 36 esima settimana di gravidanza. Non tanto per noi gestanti, che abbiamo già fatto questa vaccinazione ma per il neonato che fino al 2-3 mese di vita rimane coperto, siccome se le prendesse in quei mesi potrebbe essere anche fatale.

Ci vedremo al prossimo mese, ormai i mesi volano!

Gambe gonfie e pressione sanguigna in gravidanza

Gambe gonfie e pressione sanguigna in gravidanza

19 Dicembre 201910 Gennaio 2020 by Chiara Marcolin ♥ 0 Leave a Comment

Gli ultimi 3 mesi per il fisico sono impegnativi. Ma c’è anche chi accusa già dei problemi di gambe gonfie e ritenzione idrica già dal secondo trimestre.

Io non ho mai sofferto di pressione alta, anzi ho sempre avuto la pressione molto bassa. Anche le gambe gonfie non le ho mai viste. Pensavo che l’ultimo mese potevo magari avere qualche fastidio. Invece in coincidenza con i pranzi prenatalizi, ho notato il gonfiarsi delle gambe. Sicuramente la pancia è molto aumentata e le gambe possono gonfiarsi per la pressione della pancia. 

Principalmente, le cause scatenanti sono l’aumento di peso, l’aumento – di circa il 20% – del volume ematico, l’ingrandimento delle dimensioni dell’utero con conseguente compressione della vena cava e delle vene iliache che portano a un rallentamento del ritorno venoso negli arti inferiori ed gonfiore degli arti inferiori. Inoltre, anche l’effetto vasodilatatore del progesterone e degli estrogeni determinano stasi venosa, contribuendo a creare ritenzione idrica, con accumulo di liquidi negli arti inferiori e i cambiamenti ormonali favoriscono il gonfiore e gli sbalzi di pressione.

Come cercare di alleviare il gonfiore:

  • E’ bene bere molto, fino a 2 litri di acqua al giorno aiuta davvero tantissimo a sgonfiare le gambe. 
  • Tenere alzate le gambe o con un cuscino anche la notte
  • Fare pediluvio con acqua fredda e sale
  • Cercare di stare attenti all’alimentazione, poco sale e evitare cibo grasso. 
  • Camminare, non stare troppo seduti, la posizione seduta schiaccia il flusso sanguigno delle gambe e possono peggiorare
  • Non esagerare con le camminate
  • Evitare di stare in ambienti troppo caldi
  • Portare scarpe comode

Anche la stagione conta. In estate è davvero più facile soffrire di gambe gonfie, in inverno è più difficile. Ma non è una regola siccome come si è visto nel mio caso è inverno e anch’io ho avuto problemi.

E’ sempre opportuno valutare se il gonfiore è improvviso o progressivo: nel primo caso è sempre bene rivolgersi al medico. Se i disturbi permangono per più di una settimana, non si vedono dei miglioramenti e si avvertono dolori alle gambe e forti malditesta si consiglia di consultare il proprio medico e sottoporsi ad accertamenti clinici. Comunque è sempre bene nel frattempo misurare anche la pressione sanguigna. Se la minima è sotto i 90 e la massimo sotto i 140 si può stare tranquilli e cercare di adottare qualcuno dei consigli precedenti. In caso contrario rivolgersi subito al medico, perché può essere pericoloso per il bambino.

Comunque nel mio caso la sedentarietà e la dieta dovuta a questi continui pasti abbondanti, avevano causato questo gonfiore. E’ bastato bere di più tornare ad una alimentazione normale e a camminate giornaliere che in qualche giorno mi è passato tutto. Ma non vi mento che mi ero preoccupata.

La dieta è  fondamentale sia come prevenzione che come soluzione. Molte volte può davvero fare miracoli anche per chi anche prima della gravidanza soffriva di gambe gonfie e pressione alta.

Cosa è consigliato mangiare:

  • Non mangiare troppo. La gravidanza richiede un apporto calorico superiore al normale, è vero, ma non bisogna esagerare. Come si è visto, infatti, l’aumento i peso è uno dei fattori responsabili della ritenzione idrica.
  • Non eccedere nei farinacei specie quelli contenenti in pane, pizza ecc.in quanto tendono ad aumentare il gonfiore.
  • Evitare salati e grassi poco digeribili, perché tendono a favorire la ritenzione idrica. Si consiglia, in aggiunta, di evitare determinati cibi confezionati, in quanto contengono delle quantità di sale ignote (quindi non controllabili) e, spesso, eccessive.
  • Bere molta acqua per favorire l’attività renale e la diuresi.
  • Aumentare l’introito di cibi come frutta e verdura che sono cibi sani e favoriscono la diuresi e contengono molte fibre che regolarizzano l’attività intestinale. Inoltre, la frutta sostituisce, parzialmente, i farinacei eliminati.
  • Aumentare l’introito di cibi ricchi di vitamine. Le vitamine sono contenute non solo nella frutta e nella verdura ma anche nell’olio, nelle mandorle, negli arachidi, nel germe di grano ecc.
  • Aumentare l’introito di cibi, che sono noti per migliorare la circolazione sanguigna. Alcuni esempi di cibi favorenti la circolazione sanguigna sono: aglio, cipolla e frutti di bosco

Il nostro corpo è in continuo cambiamento in gravidanza è bene fare attenzione sempre ai nostri cambiamenti e cercare di capire la causa per non avere complicanze serie.

Talvolta, l’eccessivo gonfiore ai piedi e nelle altre parti del corpo è segno di una sindrome molto temuta dalle donne incinte, nota col nome di preeclampsia o gestosi. 

La preeclampsia è caratterizzata, oltre che da una forte ritenzione idrica, anche da proteinuria e ipertensine.

La pressione sanguigna è bene controllarla settimanalmente, soprattutto l’ultimo trimestre anche il ginecologo consiglia di tenere sotto controllo la pressione perchè può alzarsi nell’ultimo periodo. Se si vuole si può andare in farmacia o io ho preferito comprarlo su amazon, il prezzo è contenuto e può sempre servire.

Navigazione articoli

Articoli meno recenti

Seguitemi

Facebook
Facebook
fb-share-icon
Twitter
Tweet
Instagram

Articoli recenti

  • Nuovo store per i prodotti lavabili
  • Ricette pappe neonato
  • Neonato al mare
  • Le prime pappe
  • Il primo bagnetto nella piscinetta

Archivi

  • Novembre 2020
  • Ottobre 2020
  • Settembre 2020
  • Agosto 2020
  • Luglio 2020
  • Giugno 2020
  • Maggio 2020
  • Aprile 2020
  • Marzo 2020
  • Febbraio 2020
  • Gennaio 2020
  • Dicembre 2019
  • Novembre 2019
  • Ottobre 2019
  • Settembre 2019
  • Agosto 2019
  • Luglio 2019
  • Giugno 2019

Categorie

  • cose utili
  • dopo il parto
  • ecografia
  • ginecologo
  • il mare
  • incinta
  • la pappa
  • Parto
  • primo mese
  • Primo trimestre
  • secondo mese
  • Secondo trimestre
  • Senza categoria
  • Terzo trimestre
Proudly powered by WordPress ♥ Theme: Sobe by WordPress.com.

Privacy Policy Cookie Policy
error

Ti è piaciuto questo blog? Spargi la voce :)

  • Facebook
    Facebook
    fb-share-icon
  • Twitter
    Tweet
  • Instagram